C’è voluto del tempo perché comprendessi davvero il valore dell’ombra, perché smettessi di combatterla e imparassi ad accoglierla come una parte essenziale per manifestarmi, tutta intera, nella mia essenza.
C’è voluto del tempo perché iniziassi a vivere l’incontro con la mia parte oscura non come un appuntamento indesiderato ma come un’opportunità di integrazione, come un confronto tra specchi e riflessi, ognuno dei quali capaci di evocare e raccontare un aspetto di me.
Tutto ha una duplice vita, una duplice essenza e l’equilibrio si raggiunge abbracciando e comprendendo entrambe le parti, riconciliando gli opposti, pensandoli come intimamente congiunti.
Per questo amo tanto l’autunno.
Perché si offre volontario per farti maturare questa consapevolezza.
Si offre come una guida verso l’eguaglianza, verso questa Equi-nox che entra con così tanta forza nel nostro quotidiano, tra le pieghe dell’essere, nell’istintuale relazione con le nostre emozioni.
Si offre come un seme, una promessa di toccare il centro del Labirinto, di raggiungere un punto di unione, di aprire un varco tra i mondi per ricevere ispirazione e saggezza, di accompagnare una gestazione che è un portare e portarsi alla ri-nascita.
È questo il momento in cui possiamo riscoprire l’oscurità come un caldo ventre.
In cui impariamo a concepire un tempo per il misterioso e a viverlo come naturale.
In cui ci prepariamo a vedere nel buio, a vedere anche ad occhi chiusi.
E tu ti senti pronta/o a scivolare dentro ed entrare in questa fase più lunare dell’anno?
Chandani Alesiani
Photo Credit: Giui