Ci sono parole che ti si incastrano nel petto, accelerandone i battiti, che si fanno piene sulle labbra e sembrano prendere estaticamente la vita a morsi e la parola PIACERE è una di queste.
Perché il piacere ti tiene stretta/o all’amore, te lo butta dentro quando le giornate iniziano a stropicciarsi, quando intorno il rumore si fa assordante, quando si spalancano pesi e paure che rischiano di renderti impermeabile al sentire e alla meraviglia, armata/o contro il corpo, spaccata/o da ogni possibile sogno.
Non amo mettere confini dove posso aprire delle porte.
Non amo perdermi la rivoluzione di una sensazione.
Non amo rotolarmi nella paura e affidarli il timone.
Voglio, piuttosto, camminare a piccoli passi ma a braccia aperte, con la musica nelle orecchie e la terra sotto i piedi scalzi, con il tumulto nel cuore e il fuoco nelle vene.
E ogni cosa che faccio nel mio lavoro risponde al desiderio di lasciarti lo stesso.
Di portarti dove puoi respirare la pienezza e risvegliare il piacere.
Dove puoi conoscerti nel momento in cui te le ritrovi sulla pelle, in cui erompono seducenti e gravide di iniziazioni, in cui ci inizi a parlare e le prendi per mano, in cui ti lasci trasportare e ne accendi la rituale danza.
In cui superi tutte le resistenze che ti fanno perdere l’amore o te lo fanno raccogliere in briciole.
In cui scegli di bere il nettare di quel piacere in un sorso appassionato.
In cui ne sfogli la sacralità e te lo imprimi addosso, come qualcosa di vitale, di essenziale, a cui non VUOI E PUOI più rinunciare!
Posso portarti lì con me?
Il workshop del “Il Corpo del Piacere” lo trovi ad aspettarti qui: https://www.iltempiodellasibilla.com/…/il-corpo-del…/
Chandani Alesiani