Ci hanno insegnato che l’amore muove tutte le cose, che è la forza madre, l’impulso radice, la legge che tiene le fila dell’esistenza e ne nutre il centro e il senso.
Eppure quante volte è proprio l’amore la prima cosa a sfuggirci dalle mani e dalle labbra, dalla pelle e dal cuore.
Quante volte abbiamo bisogno di fermarci proprio per recuperarlo.
Per ri-cordarlo.
Per re-impararne il linguaggio, gli accenti e i ritmi.
Per lasciarlo entrare o non lasciarlo andare.
Per scoprirlo, più da vicino e più da dentro.
Per scompigliarlo, quando hai fatto il nodo troppo stretto.
Per liberarne il respiro, quando rischia di farsi corto.
Per scioglierne la danza, quando la stai soffocando per paura.
Per metterlo a riparo, quando forte è la tentazione dell’abitudine.
Per sceglierlo, quando la rabbia inizia a marciare a denti stretti.
Per agirlo concretamente, quando potrebbe dissolversi in volute di incenso. E lasciarne poi straripare la poesia, la ferocia, l’audacia, la resilienza, il piacere e l’intensità.
Perché non c’è niente che sia più sfidante dell’amore.
Ma anche di più essenziale.
Di più vitale e necessario.
E tu, cosa farai oggi per muovere l’amore?
E come ti muoverai verso l’amore?
Chandani Alesiani
Photo by Giui