Spesso il tuo Si ha un peso che senti insostenibile.
Perché c’è una parte di te che lo crede irriverente, presuntuoso, arrogante, scomodo.
Che crede che sia troppo e che sei tu a diventare troppo se lo rivendichi con fierezza.
C’è una parte di te che ti pensa ingorda/o e avida/o se scegli di pronunciarlo a voce alta.
Che ne prova quasi vergogna e lo percepisce dannatamente rischioso.
Che lo costringe al silenzio o lo riduce ad un bisbiglio impercettibile.
Poco importa che quel Si sia il tuo confine, che sia la misura del tuo valore. Poco importa che abbia l’impronta di una sacralità primordiale che sveglia il tuo cerchio di potere.
Che possa sciogliere le corazze e ammorbidire gli spigoli del tuo controllo. Che sappia agitare il sangue, le ossa e la pelle nel modo in cui hai sempre desiderato.
Che danzi, con fervore, la verità di quello che sei ed esploda, dal corpo, come viva passione.
Che sappia svegliare la fame e restituirti la consapevolezza di cosa sa nutrirti.
Poco importa…perché c’è sempre una parte di te che prova a scappare, che fa fatica a portarselo sulle labbra, che non è abituata a quel suono.
La stessa parte che, in fondo, è convinta di non meritarselo quel Si e di non meritarsi neanche gli effetti magici che scaturiscono dall’affermarlo.
Ma senza quel Si smetti di amarti.
Smetti di amarti in quello che vuoi.
Di amarti mentre vuoi quello che vuoi.
Senza quel Si dimentichi di sceglierti.
Di aprirti a ricevere.
Di celebrare il godimento.
Di orientarti al piacere.
Di osare la pienezza.
E SE NON RISCHI LA PIENEZZA, NON POTRAI MAI ABITARLA!
E allora a cosa sei pronta/o a dire SI, oggi?
© Chandani Alesiani ~ il Tempio della Sibilla
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