Metti in pausa.
Sei in pausa.
Tutto accade a rallentatore e si accompagna a tempi aperti, dilatati, scanditi da un pulsare che è libero, scivola morbido e ti inizia all’intimità.
Viaggi in uno spazio sospeso, liminale, che è porta tra i mondi e ti restituisce fili, forbici e nuovi giri di ruota.
Uno spazio che ti insegna a far schioccare le dita, gli zoccoli e i sogni.
Che diventa l’Arco della Dea Nut o visione di Pizia.
Puoi fermare ogni cosa?
Per raccogliere il respiro.
Portarti l’ossigeno.
Tornare all’origine.
Averti nel sangue e nella carne
E sprigionare quello che vive sotterraneamente.
Puoi fermarti tu?
Per avere nuovi intenti,
In-canti,
Occhi,
Labbra,
Mani,
Piedi.
O anche solo per cercarli e incontrarli negli altri.
Si, puoi farlo!
E in quella pausa stimoli esplorazioni.
Disegni un nuovo movimento.
Generi correnti.
Impari a ballare da sola/o.
Fai il vuoto e lasci.
Fai il pieno e poi esplodi.
Infrangi e riunisci.
Disimpari ed apprendi.
E continui a camminare a piedi scalzi nella neve, fino a quando non si scioglie, fino a quando non fa più male, fino a quando riesci a sentirti appieno anche da lì.
Felice Solstizio d’Inverno, Tribe
Io mi fermo per qualche giorno…ci rivediamo, con grandeee calma, dopo le feste!!!
Chandani Alesiani ~ Il Tempio della Sibilla
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