Rientro, a piccoli passi e lunghi respiri, da giorni intensi di formazione.
Mi sembra di essere una tela bianca, ma senza la minima fretta di mettermi addosso altre scritture. Questo spazio è del tutto nuovo e mi piace non governarlo, non riempirlo ma lasciarlo fluido, mutevole, aperto, senza mappe se non il sentire del momento.
Mi piace lasciarmi trasportare in quel “lato selvaggio”, imperfetto, insicuro, che rimescola fili e coordinate e spinge la verità, nuda e cruda, in prima linea.
Stringo tra le mani questo seme di eremita, liberandomi del bisogno di chiedermi dov’è la mia lanterna e a cosa sto andando incontro.
Ricomincio il mio viaggio, nei panni del bagatto, disimparando quello che conosco e scoprendo l’effetto magico di ogni azione che mi porta nel mondo.
E mi permetto di restare dentro la sensazione di avere le briglie del mio carro e di assecondare l’impulso che sa generare il movimento della sua ruota, istante dopo istante.
C’è qualcosa che, in questo tempo, ha trovato conferme e sottolineature importanti.
Ma c’è qualcosa che è diverso, che è cambiato a livello cellulare, che resta ancora sfocato e si diverte a rompere le linee.
E nel mezzo di tutto, a farsi sentire è la voglia di con-tatti umani, al di fuori di uno schermo, al di fuori di una realtà che, spesso, di reale ha ben poco e rischia di sfilarti dalla pelle proprio quello che la pelle sa nutrirla: le relazioni!
La parola CORPO è sempre stata compagna, ricerca e motivazione ma ho sempre più fame di corpi in rapimento, corpi accesi, svegli, sfacciatamente autentici, senza false maschere.
Corpi amanti, visionari, coraggiosi, corpi che sanno osare, anche quando fa paura, perché VIVERE EROTICAMENTE è il regalo più sacro e potente che tu possa farti e il “rischio” che non dovresti smettere mai di correre.
Chissà cosa potrà succedere da qui, con tutto questo fermento in circolo…ma non vedo l’ora di scoprirlo e di fartelo scoprire!
Chandani Alesiani – Il Tempio della Sibilla