Ho sempre subito il fascino delle Dee e delle Donne, del mito e della storia, rese improvvisamente invisibili o strette nella morsa del blasfemo.
Mi viene naturale soffermarmi sui passaggi che le definiscono maliarde, scandalose, perverse.
Sulle ragioni che ne vendono l’anima e le imparentano con un pericolo che assume, invece, le forme dell’iniziazione.
Su quegli aspetti, vilmente depotenziati, che raccontano una voce sporcata da più mani.
Mi piace attardarmi sui loro lineamenti, di eretica bellezza, dai quali si cerca di estrarre solo il terrore e sugli accenti che creano una velata lontananza o una feroce estraneità dalle potenze originarie che esse incarnano e che sfogano, della vita, l’intero spettro o quelle sfumature a cui si riservano sempre disonori e angoli oscuri.
Osservo quegli specchi deformanti con lo sguardo di chi non riesce a fermarsi di fronte a quello che si vede e si ostina ad alimentare la stessa narrazione.
Di chi scava, tra i mucchi abbandonati da tutti, i vestiti di una sacralità disconosciuta e decadente.
E cerca, in un teatrino di ombre, le figure che le generano, le dita che le muovono, le paure che le nutrono, “le alterità che non si comprendono”, le unicità che non si accolgono.
Lo faccio perché mi sembra uno scherzo crudele rinunciare a quella magia.
E così pure a quella carnalità, terrena e spiritica, che l’attraversa.
Ad una saggezza che abbraccia l’interezza delle cose e di te.
Un impulso che apre gli artigli e le ali, per varcare la soglia e uscire in volo.
E quell’espressione, capace di renderti “fatalmente” libera, “maledettamente” viva e “indecentemente” vicina ad un’eredità che richiama tutte quelle voci sepolte, per invitarle a cantare insieme, attorno al fuoco che hai acceso per te e per loro!
Il percorso di EMBODY YOUR ENCHANTRESS è il riflesso di questa ricerca, di un desiderio di incarnata integrazione, di riunione e rimembranza.
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Io ti aspetto lì, tu ci sarai?
Chandani Alesiani ~ Il Tempio della Sibilla
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