Ossa che cantano,
Che intonano incantesimi
E danzano, nel fragore della tempesta.
Ossa che si fanno casa per gli spiriti,
Mappe di segnature originarie
E custodie di voci sommerse.
Ossa che intrecciano, tra i capelli, richiami di saggezza,
Innalzano fumi di antiche sacralità,
Riesumano linfe di magia
E lasciano intatta la tua vera radice.
In questo ossario, il corpo torna ad essere un santuario.
Sferzata dal fuoco, sferri i tuoi colpi ad ogni catenaccio,
Bruci la porta della tua torre
E ti unisci al ruggito esplosivo di una libertà che non può più contenersi.
La visione si fa strada tra la polvere,
Il piacere marcia a piedi nudi,
Si stringe il cerchio attorno alla verità
E la morte si compie, come il più potente dei rituali.
Da quella morte, in spirali di cenere e braci, ti risollevi e rinasci,
Guardi con devozione alla vita,
Indossi la tua Corona scarlatta
E stringi, tra le mani, la Coppa del tuo rinnovato calore.
Da quelle rovine ricostruisci il tuo Tempio,
La Shakti trema, sveglia, sulla pelle
E ha inizio il più estatico rapimento.
Non finirò mai di ringraziare le Donne che hanno scelto di dire di sì alla propria Incantatrice!
È un dono immenso attraversare insieme questi frastuoni e incendi, per farne dei passaggi nei nostri territori primigeni e non vedo l’ora di proseguire, da qui, dal caos all’EROS!
Chandani Alesiani ~ Il Tempio della Sibilla
Photo Credit: Carolina Viaro