Quante volte mi hai sentita parlare di viaggio?
Ogni percorso che condivido con te, d’altronde, amo definirlo così. Perché questa parola accarezza il corpo come un talismano, un presagio di terre ri-emerse, di mondi velati, di possibilità che affondano sotto gli occhi chiusi o sbattono il tacco sulle tue radici, per cambiarne le forme.

A volte il viaggio è una fuga dalla realtà, una visita nel sogno ma altre volte può segnare l’inizio di un ritorno.
Tornano gli odori, i sapori che hai dimenticato, la certezza di un istinto tirato a lucido e segrete alleanze con una natura che ti lascia scivolare sul suo ventre.
Torna la voglia di innamorarti del mondo, il coraggio di rimettertelo addosso, di girarlo a fondo ed ascoltarti attraverso la storia che alza la sua voce per raggiungerti.

In viaggio è più facile restare svegli.
Camminare con i sensi aperti.
Trovare muse nascoste.
Allargare il coro delle tue anime, il corteo delle tue molteplicità.

É più facile trovare una comunione con la bellezza.
Stabilire, con te, un contatto che è estasi.
Decifrare le geografie dei tuoi misteri.
Sentire la tempesta che ti esplode sotto la pelle e poi goderti il senso di quiete che scaturisce dal prenderti il tempo di conoscerla e non temerla.

Perché in viaggio tutto può diventare sorpresa, riscrittura, creazione.
Tutto è in movimento, trabocca di vita, ti invade di un senso di meraviglia e avventura, afferra, a mani nude, la memoria e i desideri ricorrenti, indossa la leggerezza e ti offre la scelta di muovere il prossimo passo in direzione di cosa esercita un richiamo che sai di non poter lasciare incustodito.

E tu in quale viaggio sei?
Ti leggo…

Chandani Alesiani ~ Il Tempio della Sibilla
Photo by @giui.it