A volte dai credito ad una sensazione dalla costanza con cui viene a farti visita.
Questo, di certo, non esclude che la mente cerchi di intromettersi, per deviarne le traiettorie e riportarti esattamente verso quello che aveva pianificato per te, eppure quella suggestione, quell’inaspettato e inarrestabile pugno di carne e palpiti è il miglior posto dove stare.
Perché è il miglior posto dove ascoltarti e fare spazio al tuo altrove.
Dove toglierti dal tuo labirinto o camminarlo, tenendo il filo in mano.
Dove concepire quello che ti fermenta dentro e ravvisare quella “lingua sacra che ci portiamo nell’essere” e che ama scivolare nelle fessure, tra le crepe di un tempo aperto e libero di fluire.
Un tempo che sa diventare un focolaio di saggezza, se non temi di solcarne le profondità e le stelle.
E tu? Ti affezioni di più al sentire o è la testa che tiene il comando?
Ps: C’è qualcosa che desidero condividere con te!!!
Qualcosa che è nato proprio da una sensazione forte, ricorrente, di quelle che sanno fare tabula rasa di tutto quello che c’era prima ma a cui non puoi fare altro che dare fiducia, tempo e poi vita!
Te ne parlerò prestissimo…
Chandani Alesiani ~ il Tempio della Sibilla
Note virgolettate di Roberto Bevilaqua
Photo by @lorenzadapra