Questo tempo potrebbe svelare un volto poco accogliente eppure sa sempre farsi spazio di amniotica fertilità.
Se anche il buio avanza, è proprio questo il momento in cui la tua notte smette di nascondersi, in cui risale agli occhi l’invisibile, la pelle lo sfiora, impara ad ascoltarlo, ne diventa cassa di risonanza.
È questo il tempo in cui puoi estrarre da quelle sfumature di “neritudine”, come direbbe Octavia Monaco, un rosso purpureo, di vellutata bellezza e sanguigna magia, che porta le tracce di ciò che è palpito, incandescenza di desiderio e slancio per spingersi oltre.
C’è una soglia che si apre…
Un fuoco che chiede di essere abbracciato…
Ci sono veli che si sollevano e poi cadono ad uno ad uno.
Ci sono ceneri sulle quali cominciare a danzare.
E nebbie che, come delle antiche Indovine, presagiscono l’urgenza di lasciarti attraversare e di abitare quella sacra e femminea membrana che fa da spartiacque tra chi eri e chi puoi diventare.
Lo so, è facile chiudere le porte a tutto questo ma resta un’opportunità preziosa per viverti in stretto e rituale contatto con quel “mistero carnale che sta alle porte dell’anima”, che scava l’origine e invita Eros e Thanatos a tornare Amanti!
Allora…che ne dici di varcare questa soglia con me?
Ps: a proposito di questo, ti lascio qualcosa da ascoltare ad occhi chiusi…Clicca qui!
Chandani Alesiani~ il Tempio della Sibilla
Photo by @lorenzadapra
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