Mi sono spesso interrogata su cosa sia davvero il POTERE.
E l’unica chiarezza che ho in questo momento è quanto sia facile distorcerne il senso e allontanarsi dalla sua radice originaria.
Confondiamo il potere con la dominanza, il controllo, la prevaricazione. Crediamo erroneamente che reclamarlo ed esercitarlo implichi inevitabilmente agire la solita dinamica dell’io contro te, dell’io ho più ragione di quanta non ne abbia tu.
Ci illudiamo che la misura del nostro potere stia nella forza bruta, nella competizione, nel saper alzare di più la voce, nella capacità di dimostrare che siamo i migliori.
Ma non esiste potere in tutto questo.
Perché non c’è possibilità di crescita, di apertura, di espansione, di dialogo. Non c’è umanità.
Non c’è cuore.
Non c’è anima.
Il potere non è un esercizio di controllo ma un esercizio di libertà.
Non è un imperativo assoluto ma un atto di rispetto.
Non è negazione delle diversità ma accoglienza dell’unicità che è in ognuno. Non è calpestare la bellezza ma accrescere uno stato di meraviglia.
Non è scegliere la spada ma scegliere il calice e la vita.
Non è creare uno spazio dove armarsi ma dove potersi togliere le corazze e attingere ad una forza che non ha bisogno di azioni o parole contro l’altro perché è radicata al centro di te.
Il potere è una pratica di ascolto.
Un gesto di cura.
Un rituale d’amore.
Un’azione manifestante della tua natura più intima.
E’ riconoscere cosa puoi fare, costruire, trasformare, chi puoi diventare, per essere la versione migliore, più autentica e intera di te stesso/a.
E’ dare valore alla tua voce, al tuo spazio, al tuo posto, al tuo esserci.
E se lo fai con te, non puoi fare a meno di farlo anche con tutti gli altri.
No, il punto non è e non sarà mai AVERE potere.
Perché SE HAI BISOGNO DI AVERE POTERE É PERCHE’ NON SEI DAVVERO NEL TUO POTERE!!!
Chandani Alesiani
Photo by Giui