Cosa sta cambiando, da dentro, o aspetta di farlo?
Cosa teme di spingersi oltre e osare?
E cosa, invece, sta già cominciando a vibrare?
I tempi di confine sono portali e si vestono, spesso, da micce per i nuovi inizi.
La loro magia consiste proprio in questo: nell’immergerti in un flusso circolare, ciclico, che esalta lo scricchiolare di quello che si conclude e il sapore di quello che inizia ad esserci.
Lì ti viene spontaneo indagare il sentire, ascoltare il richiamo della pelle, chiudere gli occhi per lasciar parlare il desiderio e affondare il peso dei piedi sulla terra, per chiederti dov’è che vuoi restare.
Lì per un attimo rallenti e scegli di attraversarti.
Raccogli voci antenate.
Danzi le tue spirali.
Fai del piacere una musa.
Ti stringi nelle ossa di una consapevolezza che ti muove a scoprirti.
Trovi il coraggio di metterti a nudo.
Osservi il fuoco crepitare
E segni, ritualmente, la verità di quello che non può smettere di bruciare.
Le tue radici tornano a farsi nomadi o corteggiano il viaggio.
Le mani ispirano creazioni.
Gli occhi si dissolvono in un senso più profondo di visione e meraviglia
Ed è il corpo a pronunciare l’intento che specchia quello che più hai fame di riconquistare e ha l’effetto di allentare la presa del passato, per fare spazio soltanto a cosa prende vita, qui ed ora!
E il tuo intento, con quale lettera inizia?
Ti va di dirmelo?
Anche se in ritardo…Buon passaggio in questo 2023, Tribe!!!
Chandani Alesiani ~ Il Tempio della Sibilla
Photo by @giui.it