Spesso quello che più ti rimane addosso è quello che vivi a livello profondo.
Che scorre e corre lungo tutto il corpo e ti coinvolge, nella tua interezza.
Toccare quella profondità smuove le radici, fruga i segreti, increspa le tue maree, sputa fiamme e veleni e ripesca, da un mucchio di polvere, le tue passioni.
Ti scardina, dall’interno.
Ti travolge.
Ti spalanca.
E ti sporca, nel modo più bello che esista.
Cosa c’è di meglio che sporcarsi?
Cosa c’è di meglio, se è il riflesso di un sentirsi che raggiunge picchi di intensità e meraviglia e si incarna, disinibito e selvatico, sciogliendo umori e movimenti?
Faccio fatica a pensare che vivere non sia anche sporcarsi.
Anzi, credo che vivere implichi proprio non temere di farlo.
Il piacere, l’amore, la libertà, l’eccitazione, il furore, la rabbia, il dolore, tutte le emozioni dello spettro umano, se sentite ed espresse profondamente, sono spazi di tempesta, dal sapore portentoso, che spalancano la pelle e la voce e fanno saltare i cardini.
Sono spazi pulsanti, umidi, che non si preoccupano di rimettersi in ordine e vibrano al passaggio del calore che sale e discende.
Spazi di resa dove ospitare la bellezza e gonfiare, la pancia e il petto, di lunghi respiri.
O spazi silenziosi che spingono la presenza fin nei bordi e lasciano colare il loro miele su ogni centimetro di te.
Ed è per questo che, da me, riceverai sempre lo stesso consiglio: SPORCATI!!!
Perché è il dono migliore che tu possa farti e la scelta più impoterante, per conquistare tutti i tuoi mondi possibili e assicurarti di averli penetrati fin dentro le ossa e danzati “fino alle braci”.
E tu di cosa desideri sporcarti?
Ti ascolto!
Chandani Alesiani ~ Il Tempio della Sibilla
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