La verità è un sorso di fiele, una pozione letale, la punta di una spada che trafigge la carne.
Scandisce un momento dove avveleni, fino allo spasmo, le parti di te che erano preda del sortilegio.
Dove la tua Gorgone si vede attraverso lo specchio dello scudo di Perseo, pietrificando se stessa.
Ma accettare la verità è ricevere il dono dell’iniziazione.
È portarsi su un limen dove lo squarcio apre un varco che lascia respirare cosa era depositato sul fondo, ricostruendo l’incantesimo della tua demonica vocazione.
Dire e dirsi la verità rappresenta sempre una forma di morte ma è anche la dichiarazione d’amore più bella che esista al mondo, il gesto che più ti rimette dentro il tuo potere ( o lo riconosce nell’altro) e che bacia la libertà sulle labbra, come farebbe un amante.
Ed è proprio quando ti accorgi di questo che il dolore fa spazio al piacere, la resistenza esplode in estasi e puoi estrarre, da quel fiele, il miele più dolce, inaugurando una scelta imbevuta di sacrale cor~aggio!
©️Chandani Alesiani ~Il Tempio della Sibilla
📸by @lorenzadapra