A dispetto del rumore, spesso assordante, di questa stagione, c’è qualcosa che ho sempre amato del mese di dicembre: l’invito a sgranare i pensieri, a premere le dita sulle labbra per fare uscire l’anima dal silenzio, a rallentare quel tanto che basta per accoccolarsi dentro le proprie ossa ed evocarne la memoria dove scorre più vivida.
Se il vento si alza, la tua fiamma avvolge le vene.
Se il freddo incalza, la pelle è una mappa dal tepore inebriante.
Se la natura si spoglia, gli occhi si riempiono di sogni da agitare.
Se il tempo sembra sospeso, c’è un fluire ben più intimo che tende le sue imboscate.
Un fluire che porta il nome di DESIDERIO e ne ricostruisce la malia e gli antichi Templi.
Ps: a proposito di desideri…c’è qualcosa “sul fuoco” per te! Ti va di scoprirlo? 🔥
©️Chandani Alesiani ~ Il Tempio della Sibilla
📸 by @lorenzadapra